Premio Città di Verbania For Women
I Edizione

Si è appena concluso Verbania for Women 2015, prima edizione del Premio Letterario Città di Verbania fortemente voluto dal sindaco Silvia Marchionini; lo aveva dichiarato il 14 febbraio 2015, durante un evento EWWA sul romanzo storico tenuto da Franco Forte e organizzato da Mariangela Camocardi e Liana Righi, che la città doveva avere un concorso di narrativa. Da lì è nata l’idea e il progetto, partito con la trepidazione che si può immaginare, ha preso forma e consistenza progressivamente fino ad arrivare alla nascita di Verbania for Women: una formula ad ampio respiro che abbraccia Verbania e il lago in un vortice culturale mai visto. Ha fatto da traino la promozione turistica sinergicamente abbinata al Concorso letterario con tre settimane d’incontri, mostre e workshop che sono culminate con la premiazione pomeridiana del 12 marzo. Poi, la sera, come ideale chiusura di questa prima edizione, lo spettacolo musicale Correva l’anno … Viaggio storico musicale attraverso tre secoli dedicato alla 116e ne verbanese Emma Morano, la donna più longeva d’Europa, e scritto da Mariangela Camocardi e Federico Spinozzi.
Sono 4 donne, Silvia Marchionini, Monica Abbiati, Mariangela Camocardi e Liana Righi, che, insieme con entusiasmo e energia, puntavano a creare qualcosa che desse risalto a Verbania. Grazie alla collaborazione del Dott. Alberto Bellocco, presidente dell’Associazione77, il 7 novembre 2015 in conferenza stampa viene annunciata la nascita del Premio Letterario Città di Verbania, tenuto a battesimo da una Madrina d’eccezione: Alessandra Appiano, scrittrice, giornalista conduttrice e autrice televisiva, vincitrice del Premio Bancarella. Alessandra ha reso più fantastica la giornata della premiazione, con la sua disponibilità verso chiunque, e la sua innata simpatia.
Come direbbe il sindaco Silvia Marchionini, provetta ciclista, “Ogni strada che prenderai sarà sempre in salita e controvento” ma ora possiamo affermare senza temere smentite che, spiegate le vele dalle rive di Verbania, il Verbania for Women ha navigato con il vento sempre in poppa in tutta Italia, toccando Svizzera, Canada, Lussemburgo, Spagna e USA.
La prima edizione ha voluto porre l’accento sulla figura femminile e le molteplici situazioni in cui la donna, nei suoi percorsi di vita, talvolta difficili, è coinvolta per motivazioni sentimentali, politiche e/o ideologiche e di lavoro per affermarsi. I racconti arrivati sono 184 di cui 179 conformi al bando, e solo 30 sono scrittori uomini. Per il concorso fotografico sono state inviate 15 fotografie, 11 conformi al bando. I racconti inviati da studenti sono stati 12, tutti conformi, dei quali 9 scritti da studentesse.
Uno studente e un autore hanno partecipato a entrambe le sezioni (racconto + fotografia).
La qualità narrativa e lo stile dei testi ha impegnato notevolmente la giuria, che doveva selezionare solo 22 racconti finalisti. Va detto per onestà che molti altri racconti avrebbero più che meritato di essere citati: purtroppo il rispetto delle regole non lasciava alternative.
Agli sponsor, che si sono aggregati durante la corsa finale, abbiamo segnalato altri 12 autori di cui 9 hanno avuto un riconoscimento speciale.

Vincono Verbania For Women 2015:
1. Elena Vesnaver che, con Tutti mi chiamano bionda, si è accaparrata la pole position. Autrice conosciuta e apprezzata, che ha dedicato la vittoria a tutte le donne che lottano per la loro indipendenza e a “quelle che non lo fanno perché non lo sanno fare!” ha ricevuto i 1000,00 euro (MILLE) del premio e la pubblicazione sulla Rivista Writers Magazine Italia. Inoltre beneficerà, offerto dall’associazione Ewwa, dell’editing di una sua opera breve la partecipazione ai workshop organizzati dall’associazione EWWA per 1 anno.
Tutti mi chiamano bionda- Racconto che emoziona anche per il linguaggio scorrevole e adeguato alla personalità semplice della protagonista, Nina, operaia di filanda. La sua evoluzione personale nella fabbrica, la sua crescita da adolescente a donna che contribuisce al bilancio familiare, coinvolge il lettore nella presa di coscienza di chi decide di rivendicare i diritti che le sono dovuti. Nina rappresenta l’esaltazione della donna che si riscatta socialmente
2. Il secondo premio è andato a Ida Ferrari con Francesca forever, racconto in parte autobiografico e dedicato alla nonna, come ha detto la stessa scrittrice con visibile emozione. A lei 500.00 euro (cinquecento) più un soggiorno di due notti per due persone al Grand Hotel Majestic in B&B + una cena al ristorante Milano e il biglietto per due persone di libera circolazione della Navigazione del Lago Maggiore nonchè l’editing e la traduzione in inglese del proprio racconto partecipante al concorso.
Francesca Forever – Le difficoltà esistenziali di una madre che non sa più come sfamare i propri figli, e che si scontra con il ruolo di potere istituzionale dell’uomo. Il racconto è la rappresentazione esplicita della forza morale femminile prima di Francesca, poi della pronipote di lei, espressa sul doppio registro del linguaggio temporale: arcaico quello della bisnonna nel passato, moderno quello della diretta discendente nel presente.
3. Al Terzo posto, Grazia Maria Francese con Che sia migliore di noi. L’autrice, appassionata di Storia dell’Alto Medioevo, ha sviluppato la trama sul lungo assedio dell’Isola di San Giulio, tratteggiando un affresco suggestivo e veritiero della regina Willa, moglie di Berengario. Vince 250.00 Euro (Duecentocinqunta) e l’editing e la traduzione in inglese del racconto partecipante al concorso.
Che sia migliore di noi – Un excursus a ritroso il passato con la Storia delle nostre Terre. Ci viene raccontata da Willa, consorte di re Berengario. La regina custodisce il tesoro ambito dall’imperatore Otto nella rocca dell’Isola di San Giuliano, e mentre il re e i loro figli maschi difendono il regno in altre fortezze strategiche, lei esce dal ruolo di donna subordinata al marito e non esita a indossare l’armatura e a impugnare la spada per difendere i suoi sudditi.